La costruzione del Duomo di Parma ebbe inizio nel 1059 e fu consacrato nel 1106. Fu danneggiato gravemente da un terremoto nel 1117 e ricostruito subito dopo. È un notevole esempio di architettura romanica, arricchito nei secoli da interventi gotici, rinascimentali e barocchi. Il Duomo rappresenta un importante punto di riferimento per la storia religiosa e artistica dell’Emilia-Romagna.
La facciata in pietra chiara è semplice ma solenne, con tre ordini di logge. Il portale principale presenta bassorilievi di ispirazione biblica, attribuiti ad Antelami. A lato, il Battistero in marmo rosa di Verona, con pianta ottagonale, segna il passaggio dal romanico al gotico. Il campanile tardo-gotico, alto oltre 60 metri, domina la piazza.
L’interno presenta una pianta a croce latina con tre navate, volte a botte e transetto con cupola. Le pareti sono decorate con affreschi rinascimentali e barocchi, mentre l’altare maggiore e il presbiterio sono arricchiti da sculture e stucchi. Le vetrate istoriate e i motivi medievali del pavimento completano l’atmosfera mistica del luogo.
Il capolavoro assoluto è la cupola affrescata dal Correggio con l’Assunzione della Vergine, un’opera che rivoluzionò l’arte prospettica e anticipò il barocco. Altri affreschi si trovano nelle navate (Lattanzio Gambara) e nelle cappelle laterali, dove si illustrano temi biblici e santi patroni.
Tra le opere più rilevanti, la lunetta con la Deposizione scolpita da Antelami, il pulpito in marmo con decorazioni simboliche, i capitelli figurati delle colonne e l’elegante cattedra vescovile. Ogni dettaglio riflette l’evoluzione artistica dal Medioevo al Rinascimento.